Riabilitazione Vestibolare
La Riabilitazione Vestibolare
Un supporto indispensabile nel trattamento della vertigine!
È convinzione comune che quando un paziente riferisce di avere vertigini lo si consigli di stare fermo il più a lungo possibile fino a che la sintomatologia scompaia ! Purtroppo questa è una affermazione valida solo in alcuni casi.
Nel 1944 il Dott. Cawthorne, medico ORL del National Hospital, ed il Dott. Cooksey, reumatologo del King’s College Hospital, pubblicarono un articolo in quanto si erano accorti che i pazienti, che soffrivano di vertigini, se invitati a muovere la testa precocemente miglioravano e guarivano molto più rapidamente rispetto a quelli che ne limitavano i movimenti.
Prima di proporre alcuna terapia, farmacologica o riabilitativa, vi è la necessità di effettuare l’inquadramento del paziente che soffre di vertigini mediante una diagnostica clinica e strumentale che permetta di comprendere se il disturbo sia di origine vestibolare o extravestibolare e se di origine vestibolare sia a sede periferica o da interessamento del sistema nervoso centrale.
Per questo vengono eseguiti solitamente una serie di accertamenti, fra i quali i più importanti sono:
Quando la lesione che ha interessato il sistema vestibolare ha avuto un’insorgenza acutasi verificano immediatamente delle alterazioni anatomiche, e di conseguenza anche funzionali, che evolvono generalmente nelle seguenti fasi:
Nella prima fase vi è soprattutto un impiego farmacologico con finalità sia per curare la possibile causa che per ridurre e controllare i sintomi.
Nella seconda e terza fase entrano in gioco in modo preminente differenti meccanismi atti ad instaurare il recupero quali:
La riabilitazione vestibolare è una terapia che non è in grado di interferire con gli agentietiologici ne con i meccanismi patogenetici ma ha come scopo quello di ripristinare quelle funzioni che sono state alterate favorendo l’attività adattativa, compensatoria o addirittura favorendo l’abitudine allo stato patologico.
Il trattamento che viene proposto non è quindi in relazione al tipo di patologia rilevata dalla diagnostica effettuata ma varia in relazione alla situazione funzionale residua del sistema vestibolare e delle sue componenti.
Mentre nei pazienti affetti da lesioni periferiche la riabilitazione vestibolare ha il compito di favorire i naturali processi di compenso spontaneo diverso è il trattamento nelle situazioni in cui vi sia una difficoltà nell’adattamento e per questo si devono cercare le cause che incidano sul recupero funzionale.
Poiché il sistema dell’equilibrio è un sistema complesso ed è derivato dal corretto funzionamento di altri sotto sistemi quali il visivo ed il somatosensoriale e dalla loro integrazione è indispensabile la collaborazione con altre figure professionali per individuare gli eventuali deficit degli altri sistemi che non permettono il benessere fisico del paziente.
Vi sono alcune situazioni che riducono, rallentano o addirittura inibiscano il compenso; fraqueste quelle che meritano di essere segnalate sono:
A scopo esemplificativo si suggeriscono alcuni metodi di rieducazione e/o riabilitazione vestibolare:
Esercizi vestibolari di Cawthorne-Cooksey
Gli esercizi propongono i seguenti obiettivi:
Inizialmente gli esercizi vengono eseguiti a ritmo molto lento, poi gradualmente si raggiunge un ritmo rapido.
Il passaggio più o meno rapido dagli esercizi al letto, sulla sedia e infine in piedi dipende dalle vertigini di ogni singolo caso.
Esercizi di gruppo promuovono un progresso più costante.
A: paziente coricato a letto, qualora non riesca a stare seduto; altrimenti seduto senza appoggiare le braccia.
a – verso l’alto, verso il basso
b – verso sinistra, verso destra
c – ripetere a e b guardando un dito
d – guardare il dito che viene spostato da 80-90 cm a circa 5 cm davanti agli occhi e allontanato di nuovo.
a – chinarsi in avanti e indietro
b – voltarsi da un lato e dall’altro.
B: posizione seduta senza appoggio delle braccia.
Ripetere 1) e 2)
C: posizione in piedi.
D: camminando.
FIVE – Tecnica semplificata del “Vestibular Habituation Training”
Esercizio 1
Da seduti, scuotere velocemente la testa a destra ed a sinistra per 20 volte di seguito, poi fermarsi e fissare un punto davanti.
Ripetere l’esercizio per 5 volte.
Esercizio 2
Girare la testa verso destra; stendersi rapidamente all’indietro mantenendo la testa verso destra; fissare un punto sulla parete fino alla scomparsa delle vertigini; poi ritornare seduto e fissare un punto davanti.
Ripetere l’esercizio per 5 volte.
Esercizio 3
come sopra ma a sinistra.
Esercizio 4
Stendersi rapidamente all’indietro e fissare un punto sul soffitto fino alla scomparsa delle vertigini; poi ritornare seduto e fissare un punto davanti.
Ripetere l’esercizio per 5 volte.
Esercizio 5
Stendersi sul letto, di traverso, con la testa a penzoloni; fissare un punto fino alla scomparsa delle vertigini; dopo una pausa rialzarsi e fissare un punto davanti.
Ripetere l’esercizio per 5 volte.